Sono diciannove i punti che il Comitato ha esposto al sindaco Terra

Diciannove punti per risollevare Fossignano. Il comitato di quartiere della storica borgata apriliana nell’ultimo incontro avuto con il sindaco della città Antonio Terra ha esposto le più gravi problematiche e criticità che attanagliano la zona da sempre. Un documento che riassume le criticità, più o meno urgenti, su cui l’amministrazione deve intervenire. A Fossignano, come in altre periferie apriliane, mancano i servizi primari e secondari. Nonostante gli appelli fatti nel passato dalla comunità e le promesse fatte dalla coalizione di governo, ancora nulla si è mosso.
Domenica 8 giugno, durante l’iniziativa organizzata dallo stesso comitato “Una passeggiata per Fossignano”, l’associazione del quartiere ha voluto ribadire quali sono le richieste inoltrate all’ente di piazza Roma. “Oggi la nostra intenzione – spiega Fiorella Diamanti – è quella di dare un segnale all’amministrazione comunale. Nel quartiere mancano tutti i servizi e noi vorremmo più attenzioni da parte delle istituzioni. Non parlo solo dei servizi primari, come la rete fognaria, a cui stanno pensando i veri consorzi ma anche di altri tipi di servizi che migliorerebbero sensibilmente la vita dell’intera comunità. Nell’ultimo incontro avuto con il sindaco Antonio Terra abbiamo formulato varie richieste. Quelle più urgenti riguardano la realizzazione, in vari punti di via Fossignano, di dossi per limitare la velocità, l’eliminazione della piazzole dove prima erano ubicati i secchioni dove, ancora oggi, qualche residente poco ligio alle regole, lascia i suoi rifiuti dimenticandosi della differenziata e le pensiline dove i ragazzi possono ripararsi in attesa degli autobus”.
Nel documento formulato dal comitato e consegnato al primo cittadino Antonio Terra, tra le altre istanze, oltre alla realizzazione dei servizi primari, si chiede il miglioramento della pubblica illuminazione, il rispetto dell’ordinanza sui lotti incolti, la rimodulazione degli orari degli autobus, e la questione riguardante la Tasi. “Servono risposte dall’amministrazione – conclude Fiorella Diamanti – questa borgata viene sistematicamente dimenticata. I nostri figli meritano un altro quartiere, più vivibile e accettabile. Per loro non ci sono spazi ricreativi ne sociali. E’ ora che alle promesse fatte in campagna elettorale seguano fatti concreti”.